Ho imparato a non lamentarmi, da quando ho capito che le cose per cui lamentarsi sono altre e non che sei rinchiusa in casa da una settimana perché i tuoi figli hanno la febbre.
Ho imparato a non lamentarmi perché arrabbiarsi non cambia le cose, allora tanto vale accettarle, che tanto poi tutto passa.
Ho imparato a vivere nel momento, e a fare un po’ più di amicizia con la mindfulness. Perché il “qui e ora” è davvero prezioso. Che tanto se non sei qui sei da un’altra parte, è uguale.
Ho imparato, e compreso, che il tempo non ti torna indietro mai. Che porca puttana i tuoi figli tra 5 anni usciranno da soli e solo li tu ti accorgerai di quanto bello erano i pomeriggi sul divano sfatto e delle capanne costruire tra il muro e la poltrona.
Ho imparato che sentirmi chiamare mamma 350.000 volte al minuto mi piace, mi piace il suono che rimbomba dentro di me e arriva dritto al cuore.
Ho capito che il tempo fugge, e con lui mi sfuggono dalle mani momenti che so per certo saranno i più belli della mia vita, intera.
Non mi lamento. Ho deciso di non lamentarmi più, per i giochi sotto l’armadio e le briciole sul letto. Per i vetri con le impronte della dita e il bagno allagato.
Non voglio più lamentarmi.
Voglio vivere nel momento, qualsiasi esso sia.