Un giorno ci riabbracceremo..di nuovo.

Vi racconterò di quando non andaste a scuola per mesi, e non erano le vacanze estive, ma era febbraio, marzo e forse sarà anche aprile. Di quando non si poteva uscire a giocare e a correre insieme ai vostri amici. Di quando neanche il nostro mare e la nostra spiaggia poteva curare la solitudine di mattine vuote, ma rumorose, A CASA.  Di quando mi chiedevate di andare in bici, coi pattini e di tirare la palla in piazzetta.

Di quando ad ogni vostro bisogno infantile dovevo rispondervi di NO.

Di quando i giochi da tavola e i disegni su pezzi di carta coloravano i nostri pomeriggi e cercavano di dare un senso alla quarantena. Di quando passare la polvere e il mocio diventava divertente. Di quando sapevamo a memoria la programmazione dei cartoni animati e dei film alla TV. Di quando Alexa riconosceva anche il miagolio del gatto.

Ma ci riabbracceremo, ve lo prometto, e sarà più bello che mai.

Sarà bello uscire di nuovo di casa, incontrare persone in passeggiata, al bar e a fare la spesa. Torneremo a cena dai nonni, tutti insieme, con anche gli zii da Parigi e quelli da Milano. Torneremo a mangiare la nostra pizza preferita e il sushi. Faremo una grande tavolata nella nostra osteria di sempre. Con i nostri amici, i nuovi nati che ancora non abbiamo visto e quelli che arriveranno..

Ci fermeremo a parlare e ci daremo la mano, ci baceremo e ci racconteremo com’è stato in tutti questi mesi. Ci ripareremo in un abbraccio rimasto latente per troppo tempo. Non avremo più paura delle distanze, il metro servirà solo per misurare quanto sono cresciuti in fretta – ancora una volta- i bambini. Anche mentre tutto sembrava essersi fermato.

Ci riabbracceremo, in un pub davanti ad uno spritz.

Perché arriverà la primavera e poi l’estate. La nostra estetista riaprirà e ci renderà di nuovo belle. Andremo al mare, a nuotare, a prendere il sole e a tirare i sassolini – quelli piatti – per vedere quanti cerchi fanno nell’acqua. Il parrucchiere toglierà tutte le nostre doppie punte, cresciute anche loro, come da copione.

Colmeremo le distanze con abbracci che non si possono misurare, con baci caldi e intrecci d’anime. Tutto andrà bene. Torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Nel frattempo impariamo un modo nuovo di vivere. Fatto di privazioni, di una libertà limitata che nel 2020 sembra quasi follia.

È una dura prova.

Ma ci rialzeremo.

E sapremo apprezzare – questa volta davvero – quello che abbiamo intorno a noi.

La libertà avrà il sapore di qualcosa di ritrovato.

Ci riabbracceremo, non so quando, ma lo faremo.