Perché il figlio di mezzo non è mai figlio unico.

Quando me lo dicevano, non ci credevo. “Vedrai, il secondo figlio di tre, non avrà mai le giuste attenzioni.” Il figlio di mezzo non sarà mai figlio unico. Si dovrà dividere tra l’essere grande quando sta con il fratello maggiore e l’essere piccolo quando sta con il fratellino. Non avrà una vera e propria collocazione all’interno dei fratelli, sarà sempre come un jolly, a seconda della necessita ricopre un ruolo diverso.

E allora io vorrei chiederti scusa, figlio mio (di mezzo). Perché pensavo che tu saresti stato quello che meno avrebbe “accusato” l’arrivo della sorellina. “Tanto è già abituato alla sorella maggiore.” Mi ripetevo durante i 9 mesi della mia terza gravidanza. Ingenuamente pensando che non avresti avuto il minimo scombussolamento, che anzi, avrei dovuto stare più attenta alla mia prima figlia, invece..Lo vedo dal tuo sguardo quando si fa cupo e imbronciato se prendo in braccio la piccola oppure se mi concedo qualche minuto solo con la grande.

È vero, amore mio, il figlio di mezzo non è mai figlio unico. 

Ma io ti prometto di giocare con le macchinine tutte le volte che vorrai, di sporcarmi di fango mentre andiamo in bici dopo che piove, di giocare a palla (anche in casa), di andare sullo skate in due giù dalla discesa dell’asilo prima di entrare. Di farti il solletico e vedere che ridi forte e ti spuntano i denti ancora da latte, ancora da bimbo piccolo.

Io stessa mi rendo conto di peccare in questo senso..Quando ti vedo dormire insieme alla sorellina, sorrido e penso “Come sono belli i miei piccolini.” Oppure quando lasciamo la piccola dai nonni e andiamo al cinema: Io e i miei bimbi grandi, vi dico e voi vi sentite importanti! Lo vedi amore mio, per me a volte tu sei piccolo e grande allo stesso tempo, in un solo giorno!

figlio di mezzo mai figlio unico

Sarà per questo che la mattina durante il week end sei tu il primo a svegliarti, a venire nel lettone e a sdraiarti accanto a me quando ancora tutti dormono.

Sarà per questo che alla sera mi trattieni nel tuo lettino comodo, anche dopo che la storia della buona notte è finita, dicendomi: “Mamma fammi le coccoline.” E in realtà sei tu che le fai a me e mi fai scoppiare il cuore di amore.

Sarà per questo che a scuola non mi lasci mai andare via, che mi stringi forte che quasi mi fai cadere. E poi ti saluto dalla finestra e non andrei mai via, e una lacrima scende sempre..

Sarà per questo che nei rari momenti in cui siamo solo io e te, sei un bambino meraviglioso. Non che tu non lo sia sempre. Ma te lo leggo in faccia quanto sei contento. Contento di non dover dividere la mamma con le sorelle. Consapevole che tutte le attenzioni sono per te, che dovrai dirmi una sola volta “Mamma” perché io mi giri ad ascoltarti.

Perché amore mio, credimi che il più delle volte sono io a starci male. A convivere con i sensi di colpa, a pensare se sto facendo giusto o se sto sbagliando qualcosa. Alla paura di dare meno a qualcuno di voi, a poter fare delle preferenze, a sgridare troppo uno oppure troppo poco l’altro.

Ma io me lo ricordo quel giorno in cui mi hanno detto che eri maschio. Quando i miei occhi hanno visto i tuoi in quella mattina rossa di dicembre e i nostri cuori hanno iniziato a battere insieme. Ecco amore mio, è questo quello che intendo quando ti dico: “Se la mamma non c’è, tu cercala nel tuo cuore, che lì la troverai sempre.” 

Ok?

Perché i figli di mezzo non saranno mai figli unici, ma ogni figlio può essere unico se solo lo vogliamo davvero..

LA MAMMA